venerdì 20 aprile 2007

Anno Zero




Ieri mi sono imbattuto nel programma di Santoro (a pelle non mi sta molto simpatico...) che ha trattato con lucida drammaticità il tema sulla vita "minima" che i lavoratori dipendenti tra i 30 e i 40 anni sono costretti a fare.
Grazie a Travaglio (antipaticissimo ma preciso e sempre puntuale nelle sue analisi) si è subito partiti raffrontando gli stipendi dei manager con quelli degli operai/impiegati. Marchionne 7 Milioni euro all'anno, operaio/impiegato medio 22.000 euro!(mi direte che il discorso è lungo lo so lo so...)
Attraverso filmati ed interviste si è puntata l'attenzione sui lavoratori che oramai conducono una quotidiana guerra con la sopravvivenza alla ricerca della dignità.
Il lavoro, il TFR non sono più un diritto ma un privilegio. I diritti non esistono più, solo doveri nei confronti dell'impresa.
Drammatiche le testimonianze e le valutazioni fatte in studio.
Come ha detto qualcuno tutti noi non programmiamo più, si vive alla giornata e non si pensa al futuro ma solo a come risolvere i problemi più stringenti.
Si rischiava facilmente di scivolare sul qualunquismo, ma così non è stato, sono stati bravi a far emergere il quadro di un'Italia alla deriva, dove oramai tranne le Pizzerie ci siamo venduti tutto, dove non nascono figli perchè non ce li possiamo permettere, dove lo stato sociale non esiste più, dove se hai soldi buon per te, dove lo Stato non ti aiuta più, dove la pensione la diamo ai tuoi genitori ma ce la paghi te....
Insomma un programma che mi ha fatto riflettere, e tornare la voglia di lottare e ribellarsi a questo stato di cose.
La cosa più inquietante però è che la "gente" oramai è stanca ed in disarmo perchè giustamente non si sente rappresentata da nessuno.
Sindacati asserviti al potere, partiti di sinistra che si fanno chiamare "democratici" schiavi del potere economico (Confindustria) che rivalutano Craxi (incredibile) e strizzano l'occhio all'illiberale e monopolista Berlusconi....
Diventa necessario ricompattarci e fare forza per far valere i nostri diritti e cercare di riconquistare voce in capitolo sulle nostre vite oramai in mano loro...non è facile.

3 commenti:

ottokin ha detto...

Però a volta entrar ein un partito può aiutare a cambiare un pelo le cose o perlomeno a capire come funzionano senza bisogno che me lo spiega Santoro o Travaglio (per altro bravi in questo).

jackomalley ha detto...

Il problema è che nel partito capisci sicuramente meglio come "funzionano" le cose; ma sono proprio i partiti (tutti) ad aver determinato questo stato di cose....fatto di privilegi, compromessi,raccomandazioni,furberie, ma per carità forse mi sbaglio...o forse ci ripenso...

zio ha detto...

io penso che alcuni soggetti presenti nella trasmisione erano troppo presi dalle ideologie della "lotta di classe", alcuni intervistati non avrebbero mai cambiato il lavoro di "operaio sfruttato dal padrone" perchè se no... di che parlano?... io penso che il lavoro deve essere a tempo indeterminato non dal punto di vista contrattuale ma reale: essere professionalmente validi da riuscire a lavorare sempre. La razza umana è il risultato della lotta alla sopravvivenza, e non ci sono regole, chi non ce la fa soccombe... questo è...prendetevela con il buon Dio. Ciao a tutti gli amici di Ale.