martedì 25 giugno 2013

Wimbledon

L'All England Lawn Tennis Club ha aperto i battenti anche quest'anno, il torneo di Wimbledon, la magia del tennis che si ripete. Da bambino sognavo vedendo Becker contro Edberg, ricordo il quasi miracolo di Canè contro Lendl, l'imbattibile Sampras sette volte campione, la vittoria del Kidd di Las Vegas contro ogni pronostico, la favola di Ivanisevic che vince da n.125 al mondo dopo tre finali perse, Sanguinetti che raggiunge miracolosamente i quarti di finale, il dominio di Federer, la grinta di Nadal che strappa lo scettro al Re. Quest'anno invece potrebbe essere l'anno del non simpaticissimo Andy Murray, che a Wimbledon ha vinto lo scorso anno la medaglia d'oro alle Olimpiadi. Vedo il tennis e ne resto affascianto, vedo Wimbledon e mi sembra quanto di più vicino al paradiso ci possa essere, non so che darei per vedere dal vivo gli incontri, provare l'emozione di esserci almeno una volta, di partecipare al'evento. Mi accontento della Tv, tiferò per Federer sperando che vinca un ultimo Slam e possa "salutare" da campione, io spero di tornare ad allenarmi prima o poi e provare a recuperare la forma (rotonda) per l'Open di Caprarola ed per il Tecariba di Latina...ad ognuno i suoi sogni, ad ognuno la sua realtà, l'importante è colpire forte quella pallina gialla che rotola sempre più veloce e che non va mai dove dovrebbe andare.

venerdì 21 giugno 2013

Anfore

Fine Giugno, il caldo asfissiante è arrivato, chiuso nella mia Giulietta con l'aria condizionata a palla penso a come salvare il Venerdì lavorativo chiedendomi quante volte ho già formulato questo pensiero, e quante volte ancora lo formulerò. Perso in questa amarezza da impiegatuccio al semaforo il mio sguarda si volge al ciglio della strada. Un camion, un venditore ambulante mono-prodotto, il cartone pubblicitario recita :"Anfore 10 euro". Incredibile, un camion pieno di anfore (di tutte le dimensioni) alle 8 di mattina a Spinaceto! Ma che è uno scherzo ? Ma perchè ? Come è possibile ? quale "revenue" può garantire il commercio ambulante di anfore, quale la ricarica corretta da applicare. Perso in queste riflessioni inizio a chiedermi se sia un segnale, se è questa la strada per rifuggire dal piagnisteo quotidiano, l'Anfora come riscatto imprenditoriale, chissà...mi ci vedo (?) col mio bel caminoncino ad uscire ogni mattina e tentare la sorte mettendomi in gioco sul serio come "commerciante", magari vendendo un altro prodotto più appetibile sul mercato. Scatta il verde, me ne vado, mi resta il tarlo che se si vuol cambiare bisogna avere veramente un bel coraggio, niente aria condizionata in ufficio, niente sabato e domenica a casa garantiti, stipendio sicuro (na volta). No no il commercio di anfore non mi ha convinto, anche perchè secondo me dentro l'anfora c'era qualcos'altro da vendere...a Spinaceto, alle 8 di mattina.

lunedì 17 giugno 2013

Alternativi

Ieri mare con le mie bimbe, tre ore di sole rubate ad una Domenica pomeriggio finalmente calda nella ridente Torvaianica. Scene di varia umanità nella prima Domenica decente di Giugno, dopo mesi caratterizzati da pioggia e temperature poco "amichevoli" giustamente c'è stato il tanaliberatutti e tutti fuori casa. Chiasso, grida, odore di crema solare, pizzette e gelati sotto gli ombrelloni, nonne dimenticate al sole cocente, tutto normale insomma....ma una cosa non mi tornava...mi sentivo alternativo ma non capivo perchè...anche noi eravamo rumorosi, anche noi mangiavamo (solo gelato) in spiaggia, anche le nostre pupette erano state cosparse da tonnellate di creme solari odorose. La pancia ? no no la mia era d'ordinanza...le ciavatte ? no no le avevo...alla fine ho capito...sul mio bicipide non avevo scritto il nome di Sara o Arianna, sul petto non avevo un lupacchiotto, sul polpaccio nessuno tribale, sulla schiena nessuna frase da tramandare ai posteri. Ho voluto fare un'ultima verifica...la caviglia di mia moglie non presentava farfalle, il collo del piede nessun fiore, polsi senza stelline o date...insomma ho capito...Eravamo gli unici a non essere "marchiati", niente di niente, neanche una lettera, na cosa piccolissima...niente. Mi sentivo tra il mezzo alternativo ed il mezzo colpevole a non essere tatuato, a non avere alcun riferimento sulla mia pelle, che strano...poi d'improvviso il ritorno alla realtà con Saretta che mi fa "Papà, il mio amico Simone ha un tuaggio, posso farmelo anch'io ?", ecco il mio essere alternativo stava già venendo meno...

mercoledì 12 giugno 2013

Pomezia Nuova

Torno a parlare brevemente di politica (locale), ma solo perchè costretto dall'importanza della notizia...nel mio bel paesello il Movimento 5 Stelle ha vinto le elezioni ed il Sindaco sarà Fabio Fucci (nella foto), un giovane e motivato grillino. In controtendenza rispetto al resto d'Italia gli stellati hanno preso circa il 65% dei voti ed il candidato di Sinistra-Centro-Destra ha dovuto alzare bandiera bianca battendo in ritirata con le recchie basse e la coda tra le gambe. Per la prima volta Pomezia (o almeno la parte buona dei suoi cittadini) dice basta e si "concede" un tentativo di cambiamento. Non so come finirà, o se le cose effettivamente miglioreranno, so solo che peggio non potrà andare e che questi cittadini-politici in buona fede proveranno a metterci "una pezza". Il PD di destra, il PDL del "mitico" Celori, le liste civiche fafocchie...tutti si sono dovuti arrendere. Ora diamo tempo di lavorare a questi ragazzi (letterale) e non aspettiamoli subito al varco con i fucili spianati, errori frutto di inesperienza li mettiamo già in conto, che dire...buon lavoro ed in bocca al lupo...vi chiedo solo di provare a "cambiare" Pomezia, se ciò non avvenisse amici come prima, d'altronde i miracoli li faceva solo uno.

mercoledì 5 giugno 2013

Un Lunedì

Vado a Londra e come un ragazzino italiota qualsiasi che ti faccio ? che me compro ? La maglia di calcio della mia squadra inglese preferita, il Manchester City ( il perchè di questa scelta è abbastanza intuibile, vista la mia passione per i colori del cielo). Lunedì sera dopo una giornata un po' tosta e un po' abbioccato dopo un mesetto me ne vado a giocare a calcetto. La forma è lontanissima, la panzetta da animale stanziale sempre più prominente, ma decido di mettermi la mia maglietta nuova, il colore blu-sky addosso, l'aquilotto sul petto. Inizio a trotterellare per il campo, una strana contentezza mi invade, arriva pure la palla giusta e faccio un bel gol all'angolino, sono tutto contento come un bambinetto, preoccupazioni e tensioni della giornata si allentano. Capita poi che prendo pure fiducia (immotivata) e di bei gol ne faccio altri due, e sono contento, proprio contento, quasi come un bambino. Una maglietta, un pallone ed una porta, la vita per 60 minuti ruota solo attorno a questo ed è un bel "girare", che ragazzino....

domenica 2 giugno 2013

London Week

Sono stati solo 5gg ma sono bastati per farmi tornare un po' di entusiasmo ed un pizzico di serenità in più. Cambiare aria, anche se per pcohi giorni, fa sempre bene tanto più se lo si fa con tutta l'allegra famiglia in una città come Londra. Il viaggio in aereo divertente per Sara e Arianna incantante dalle nuvole, dalla città vista dall'alto e dalle persone "piccole piccole", i giardini di Kensington ottimi per farle giocare grazie anche alla ricostruzione del galeone di Capitan Uncino, London Eye molto ma molto più alta della ruota di Torvaianica, Covent Garden con i suoi spettacoli che hanno incuriosito l'attenta Sara, la mostra affascinante di David Bowie, la Tate Modern non i quadri "strani", Tower Brdige sotto una pioggia battente, casa della regina ma da fuori, il balletto a Richmond tutto per Sara, i tedeschi coloratissimi che invadono Wembley per la Champions, il passeggino salva vacanza di Arianna, la classica febbre di Arianna...In tutto questo ho visto una realtà che sogna un futuro migliore, che concede ancora opportunità, che cresce, che spera, piena zeppa di ragazzi italiani che sottopagati come camerieri/commessi sperano di trovare un lavoro vero con il rimpianto neanche troppo nascosto di non averlo potuto fare (almeno sperare) in Italia. Ricorderò poi con grande piacere, due cene, una con Q che ce l'ha fatta e rimarrà per sempre là (complimenti, auguri ancora e dammi news sul parquet...), un' altra con chi sta lottando per farcela e per capire come farcela (daje dottò!). Abbiamo passato una bella vacanza, e già la rimpiango, ma ci torneremo di sicuro a Londra anche perchè le belve a parte l'aereo (forse) non credo ricorderanno nulla. Bye.