martedì 31 gennaio 2012

Relatività



Si esce un Venerdì qualsiasi con un chiodo fisso, con un qualcosa che proprio non ti va giù, e ti riprometti di fare il possibile per cambiarlo il più presto possibile, o almeno provarci. Che stavolta proprio non ne puoi più. Questo ti occupa la mente, ti riempe i pensieri. Poi torni a casa, l'obiettivo ? rilassarsi un attimo e riprendere il filo. Entri e vedi le faccie delle tue bimbe, un paio di nuove influenze (le ennesime) da affrontare subito, pazienza ti dici, prima bisogna sistemare questo, nel week end pure la moglie va ko e inizi a pensare che potrebbe pure bastare (e dei problemi del lavoro non ti ricordi più). Poi arrivano altri pensieri ancora, e le influenze ti sembrano folate di vento che vanno via in un attimo. Priorità, esigenze, obiettivi, tutto è relativo...tutto. Mi ci metto d'impegno, e per quello che posso, inizio a sistemare; una cosa dopo l'altra fino al prossimo evento, che stavolta sarà positivo, passano le influenze, passano i pensieri, passano le paure, tornerà il sereno.

martedì 24 gennaio 2012

Tutto fermo ancora



Gli scatoloni stanno sempre lì, a causa di alcuni imprevisti (influenze, otiti, mal di gola) infatti il trasloco è ben lontano dall'esser perfezionato. Ci sembra ancora di essere in albergo più che a casa, ma piano piano ci stiamo ambientando, e i "luoghi" ci stanno diventando familiari. Andando al di la delle beghe personali, in Italia questa (ma non sarà la sola) è la settimana degli scioperi, delle agitazioni, dei blocchi contro le mitiche "liberalizzazioni" (vere o presunte) decise dal governo Monti. Ci vorrebbero pagine e pagine per entrare nel merito, ma a parte i trasportatori, con tutte le altre "corporazioni" (perchè di questo parliamo) non riesco proprio ad essere solidale (giuro che ci ho provato a sforzarmi). Notai, Farmacisti, Petrolieri, Tassisti sono sul piede di guerra, perchè vedono vacillare i loro privilegi (loro li chiamanano diritti) acquisiti (fino a quando ?). I modi per protestare ? chi blocca le strade, chi minaccia serrate, chi sospende i servizi senza preavviso. Io dico proviamo a farle quste liberalizzazioni, vediamo che succede, andiamo avanti senza timori, da qualche parte bisognerà pure iniziare...
Statemi bene, poi quando tutto si rimette in moto vi faccio sapere.

martedì 17 gennaio 2012

"Guarda la tua isola...."



Ci sono momenti-attimi-sensazioni che restano nelle nostre menti per sempre, belli e brutti, drammatici e spensierati, la tragedia della nave Concordia naufragata all'isola del Giglio è e sarà uno di questi. Vedere un Sabato mattina quella città galleggiante inclinata in modo innaturale è un colpo allo stomaco, penso subito se e come hanno fatto le persone a salvarsi, sorprese di notte a cena mentre pensavano al meritato divertimento. Capisco subito che l'errore di qualcuno è troppo grosso, assurdo, inspiegabile, gli scogli sono a 50 bracciate dalla nave, come è possibile ? Le ricostruzione dei fatti, ora dopo ora, accresce lo stordimento, la sensazione di malessere. Penso ai bambini che erano sulla nave, al dramma vissuto dai loro genitori, Sara mi guarda e non capisce perchè in Tv non ci sono i cartoni e perchè Papà sembra perso in pensieri lontani. La stupidità umana alla base della tragedia, la viltà di un comandante (e non solo credo) che costa delle vite umane ci inorridisce. Alla fine il dramma poteva essere ancora più grosso, ma l'equipaggio ed il coraggio della disperazione hanno evitato il peggio. Il gigante ora sta andando a fondo, trascinando con se i dispersi (approssimazione inquietante anche sul loro numero...) e la speranza, sull'arcipelago incombe la tragedia ambientale, si rischia di distruggere un paradiso marino per sempre e di rovinare altre famiglie. Tutto questo può fare la stupidità umana e la viltà, tutto questo.

mercoledì 11 gennaio 2012

Habemus Domum (accusativo singolare)



Si si finalmente abbiamo traslocato, solo la costruzione del Colosseo ha avuto una gestazione più lunga e tortuosa, dopo vari lavori di ristrutturazione, intoppi, ritardi, omissioni, dettagli da rivedere, ce l'abbiamo fatta. Ieri, 10 Gennaio 2012, la famigliola ha dormito nella casa di Via Francesco Domenico Guerrazzi. Sara tutta felice ancora sta ancora a fa su è giù per i corridoi, sotto l'occhio perplesso e appannato (causa raffreddore e bronchitella) di Arianna che comunque sembra apprezzare gli spazi più ampi. La casa al momento è freddina (con la caldaia il mio muratore approssimativo combatte ancora), televisione, computer e telefono saranno riattaccatti in un futuro non così vicino (Sara sarà vedova di "Max e Ruby"...), una stanza è piena di una 70ina di scatole e la polvere ci attanaglia. Credo che il ritorno alla "normalità" sia ancora lontano ma insomma stiamo facendo del nostro meglio, il blog (e non solo) ha risentito di questa telenovela immobiliare, spero d'ora in avanti di trattare altri argomenti e di ritrovare quella lucidità un po' smarrita in questi ultimi tempi.

Se volete venire a trovarci siete i benvenuti (ve regalo pure du scatole se fate i bravi...).

Nella foto la faccia minacciosa di Francesco Domenico Guerrazzi, intellettuale della media borghesia produttiva e democratica del primo Ottocento di cui, interpretò le esigenze e le aspirazioni nel campo politico–economico come in quello culturale. Svolse l’attività di politico e scrittore nel movimento risorgimentale.