martedì 25 settembre 2012

La buona politica

Da un po' di tempo ho smesso di dedicare post pseudo politici, per evitare di buttare parole e tempo sulla nostra repubblica delle banane e sullo stato fatiscente del nostro Stato (con la esse maiuscola immeritata). Ma come non dedicare due righe a sti zozzoni (sono un signore e non utilizzo la parola corretta), che in un momento in cui si chiedono sacrifici a tutti noi comuni mortali (IMU, Benzina, Equitalia, Pressione Fiscale a livelli record), loro gli "Intoccabili" vanno avanti come nulla fosse negando anche l'evidenza ed autoassolvendosi. Quello che è emerso dallo scandalo della Regione Lazio, è quello che avviene nella maggior parte dei comuni, circoscrizioni, province e regioni della Repubblica. Loro non si fermano, vivono in un altro mondo, tutto è dovuto, i nostri soldi sono i loro soldi, i loro interessi sovrastano i nostri, la loro è normalità, nessuna dignità e nessun rispetto per i loro sudditi. Non vedo soluzioni all'orizzonte, solo impotenza, è trasversale questa "politica", a destra e sinistra dall'alto in basso passando per il centro. L'opposizione colpevole come la maggioranza, la cittadinanza (me compreso) dormiente, l'idea di un declino irreversibile ed ineluttabile. A breve le elezioni...con l'Europa che aspetta di capire a chi daremo fiducia, purtroppo la daremo ad un italiano che rappresenterà quello che siamo, mediocri, voltafaccia, bugiardi, invidiosi, raccomandati e "tangentati". Al momento l'unico politico che mi piace è quello della foto, ha carattere e mi ispira una certa fiducia...non so se condividete....

venerdì 21 settembre 2012

Avanti così

Partita di Europa League ieri sera su Sky, Totthenam - Lazio, la mia squadra del cuore che gioca a Londra, patria del football, troppo bello, sarebbe stato da andare in trasferta...mio padre mi aspetta per urlare insieme davanti allo schermo. Ma che ti combina lo sciroccato che è in me ? Uscito tutto sudato e puzzone dal cliente, mezzo distrutto per la giornata lavorativa attraverso tutta Roma per andare a giocare un torneo di tennis di infima categoria alle 7 e mezza di sera dopo quasi un mese di astinenza sportiva. Vinco il primo set 62 giocando un tennis mai visto (nel mio piccolissimo), con dritto a chiudere, attacco in beck e stop volley, palle corte di rovescio. Mezz'ora di furore con la mia schiena dolorante che si scorda di me, sul più bello si rompono le corde...per il tennista è un dramma pari alla perdita di un parente caro...e mi ritrovo ad usare una racchetta (gloriosa Head Prestige) di 15 anni fa...perdo malamente 61 il secondo...ma nel terzo con la grinta del disperato vinco 64 dopo due ore ed un quarto di gioco. Soddisfazione allo stato puro (quasi come un esame universitario), tipo se avessi vinto una partita al Roland Garros. Rinunciato all'abbraccio delle bimbe, al saluto della moglie, al divano casalingo, ufficialmente rinnegato dal padre, questi gli effetti collaterali. Ma quanto ne è valsa la pena,in fondo non è stato niente solo una partita di tennis tra "pippe" ma m'ha fatto bene, molto bene. Vi saluto che vado a preparare la borsa. Comunque 0-0 a Londra e grandissima Lazio....tutto bene me pare.

martedì 18 settembre 2012

Positivo

La crisi economica ci attanaglia, lo spread come unico "idolo", il prezzo della benzina oltre ogni ragionevole delirio, il mio mutuo marchigiano che si impenna, i politici che ci danno fastidio, l'informazione (tutta) che ampilifica l'incertezza, le aziende che chiudono, la disperazione dei lavoratori e delle loro famiglie che vedono sparire le certezze in un secondo (sta avvenendo anche vicinissimo a me), si lavora tutti nell'ansia e nessuno che ci dia fiducia, speranza, tutto è (o sembra) cupo. Malgrado questo però, per quanto mi riguarda mi sono accorto di due cose in particolare, che voglio condividere con voi. Tutti i ragionamenti, le scelte, le analisi ora le faccio in un'ottica di brevissimo periodo (ed intendo l'oggi o al massimo il mese non di più); tutto quello che davo per scontato non lo ritengo più tale e gli do un valore maggiore (dallo stare coi figli, al prendere una birra con gli amici, ad abbracciare la moglie senza pensare ad altro). Il vivere l'oggi ed il ridare il giusto valore al quotidiano, elementi positivi, come pure lo diventa positiva (o per lo meno giustificata) la fatica e l'impegno che mettiamo quotidianamente in quello che facciamo. Voglia di fare, per proteggere quello che abbiamo adesso e che avremo domani, ho tanto, abbiamo tanto, certe volte me lo scordo colpevolmente, ma siamo obbligati a ricordarcelo. Sarò banale, ma una guerra noi non sappiamo cos'è, l'aver paura di non far cenare e vestire i propri figli non la conosciamo, esprimiamo liberamente i nostri pensieri, il ristorante ce lo possiamo concedere, allo stadio o al pub per vedere la partita non si rinuncia, "perdere" tempo in palestra è un must, doppio cellullare, macchina per la moglie, sky e Internet li paghiamo senza colpo ferire, i bimbi iper impegnati in varie attività. Non è tutto cupo, anzi per quanto mi riguarda non c'è niente di cupo, due pensieri in più quello si, una fatica psicosifisica maggiore quella pure, sarà la pseudo-maturità da genitore che prova a ghermirmi ma direi che mai come adesso la vedo in positivo. Ve la ricordate questa ? Cavalchiamola quest'onda.... "Io penso positivo perché son vivo, perché son vivo io penso positivo perché son vivo e finché son vivo e niente e nessuno al mondo potrà fermarmi dal ragionare niente e nessuno al mondo potrà fermare, fermare quest'onda che va quest'onda che viene e che va quest'onda che va quest'onda che viene e che va"

martedì 11 settembre 2012

Mali oscuri

"Dramma nel mondo dell'informazione radiofonica. La popolare conduttrice e giornalista Francesca Bonfanti si è tolta la vita nel giorno del suo compleanno gettandosi dal ponte della ferrovia, al Mandrione in via Casilina vecchia, intorno alle due e mezzo di notte. A dare l'allarme al 113, un passante che l'aveva notata prima spogliarsi e poi lanciarsi nel vuoto da un'altezza di oltre 30 metri. Disperati i tentativi dei medici del 118 di salvarla. Sembra che da qualche tempo soffrisse di crisi depressive"
Questa la tragica notizia che oggi mi ha spiazzato. Era una delle tante voci che mi tengono compagnia in macchina nel traffico dei giorni lavorativi, niente di più e niente di meno, ora la ricorderò come la voce di una ragazza (coetanea grossomodo) che si è levata la vita, come si dice, nel "pieno" dei suoi anni (come se ci fossero anni "vuoti"). Apparentemente fa un lavoro divertente, bella ragazza, brillante, frequenta il mondo dello spettacolo e del calcio (il grande circo degli eroi di questa strana epoca che viviamo). E allora perchè nel giorno del suo compleanno (questo mi ha colpito) ai toglie la vita ? Si getta nel vuoto e pone fine all'esistenza, dice basta. Perchè ? Perchè ahimè come chiude l'agenzia di stampa riportata, pare soffrisse di crisi depressive. Tutto ruota attorno a questo male, gran brutto male, per decenni banalizzato, sottovalutato spesso con la parola stress o se preferite esaurimento nervoso. E' bastardo, si insinua dentro di te e non te ne accorgi, è prima un po' di malinconia, poi diventa noia, poi fastidio, dopo poco diventa malessere, uno stato dell'anima che non ti molla e che non sai spiegare. Lo allontani e lui poi torna alla carica, i colori sfumano, i guai si amplificano, le cose belle banalità...lui sta vincendo, te lo sai, ma nulla puoi fare o sembra tu possa fare. Si abbassa la guardia, quello stato per certi versi inizia a "piacerci", lo si conosce, ci si sta dentro, fino a quando iniziano pensieri drammatici che sembrano non essere più tali, scenari bui senza ritorno che diventano incomprensibilmente soluzioni....questo credo sia successo a Francesca, questo ha sfiorato molti di noi, una preghiera l'unica cosa che resta da fare. Si deve avere il coraggio di chiedere aiuto, ed avere la fortuna di riceverlo, quello vero, quello salvifico, perchè la depressione se ti prende non ti molla e un aiuto serve maledettamente, specie a chi, a causa delle circostanze della vita, vive un po'solo ed in disparte. Dobbiamo impegnarci ed essere bravi nel dare aiuto a chi ne a bisogno, nel capire l'attimo e le circostanze, ad andare incontro, avere coraggio e dare fiducia, il coraggio di chiedere aiuto non tutti ce l'hanno, non tutti ce l'hanno.

mercoledì 5 settembre 2012

TRENTANOVE

Ne manca uno solo agli Anta, ma di quello ce ne preoccuperemo in seguito, si fanno i bilanci verso questo periodo, io evito per quest'anno e rievoco solo con piacere una sequenza di immagini....la mia prima foto sul seggiolone con una pigna in mano e il poster della Lazio dello scudetto del '74, quando ho scoperto che niente è per sempre, quando sei-enne è arrivata una bimba piccola che avrei chiamato sorella in casa, alle partite ai giardinetti con i "baraccati" che toccava falli vince, a Lazio-Verona allo stadio con papà che mi stufo e ci perdiamo i gol, a Venezia con i nonni con un viaggio che neanche la transiberiana ci mette di più, a scuola che fino alle medie rimorchiavo ma poi la paura di farsi dire no diventa timidezza..., alle estati al paese col "Tempo" ed "il Corriere dello sport" che mi "imparavano" a leggere (ero già reazionario), alle 10.000 foto fatte ogni estate in montagna che minavano l'equilibrio della famiglia ma non quello di papà, al cinema di pomezia che puzzava di fumo e si entrava al secondo tempo tanto riniziava dopo...., al primo supplì con birra bevuto di notte al Meeting Pub di Albano (che ribelle cazzo), alla Tesi di Laurea discussa inaspettatamente in scioltezza, ai ragazzi down del COES dai quali sono fuggito per un ufficetto triste e senza senso, al primo giorno di lavoro dove ho capito sul serio cosa mi aspettava, alle posizioni ardite e alle risalite con Sabrina, alla foto del matrimonio con tutti gli amici, a Sabrina la notte del matrimonio, alle gambe delle donne ed ai tacchi a spillo in generale, al momento più bello della mia vita, detto senza falsa ipocrisia, un minuto la sera del 9 Settembre in un istante da solo vicino al Fatebenfratelli mentre aspettavo di vedere Sara che era nata da neanche 24 ore..., le partite della Ternana col Brug (che non sa quanto gli voglio bene come amico), a quei 5 (forse 6) amici che ritengo fondamentali ma che non cito perchè lo dovrebbero sapere, a Sara quando mi dorme accanto, ad Arianna quando ride insieme al mondo, al Negroni che serve avoja se serve, a Mamma e Papà che meno apprensivi non lo saranno mai, a Nonnna Marcella che mi fa le pizzette bianche e mi prepara tortellini e petto di pollo panato, alla partita di tennis annuale con lo zio perse quasi tutte perchè sò più fiacco e basta, al rigore di Dabo in finale di Coppa italia del 2009 dove all'improvviso avevo 60.000 amici per la pelle, ai viaggi in macchina da solo con la radio alta, al mare zozzo di torvaianica che era pulito quanto bastava per...le sfide a racchettoni, ai platani del Lungotevere, alla frittura di calamari, col Caymano a Vienna, a Stoccolma con Eleonora per dei gamberi notturni buonissimi, alla prima notte d'albergo a Segrate da business man de paese de noantri, ci potrai stare per ore ma già vi siete addormiti....Ultima immagine, il mio blog che da 5 anni mi tiene compagnia e mi fa sfogare, grazie a voi anche questa immagine mi piace.

lunedì 3 settembre 2012

Astinenza....

Dopo quasi 4 mesi di astinenza, lo stadio finalmente. Iniziavo a stare male (sono arrivato a vedermi Lazio-Torino del 1976 su raisport giuro), somatizzavamo ricorrendo al tennis come timido palliativo...che sollievo riscoprire i soliti riti, gli amici, il parcheggio smart, il caffè, le quattro chiacchiere inutili ma utili, mc serale e poi tutti a nanna col Big Mac intatto sullo stomaco. La partita, fantastica, tifo alle stelle come da anni non si vedeva (bonifico presidente -> ultras ? chissà), Lazio che gioca in modo spettacolare come non capitava dai tempi di Mancini, 3 a 0 al Palermo (non è il Real Madrid per carità però intanto...), tre gol uno meglio di un'altro, in tutto questo mi sono beccato un bell'aquazzone durante il secondo tempo, ma con il mio ombrellino da 1 euro non ho mollato, zuppo ma immobile in tribuna ma gaudente per i gol di Klose (campione vero) e Candreva (riomico oramai redento). Forza Lazio Forza Lazio...non mollare mai... Abbiate pazienza con me so un regazzo....