mercoledì 12 ottobre 2016

Sabato di trasferta

Sabato mattina, sveglia alle 5:30, mi alzo vispo come non mai...giusto un po' di ansia (positiva) addosso che mi ha fatto aprire gli occhi addirittura un'ora prima. Faccio al volo una valigia leggero, prendo la sciarpa e passo a prendere il mio amico-compagno di trasferta, eh si si, si va in trasferta calcistica...Udine. Alle 7 e 30 si parte, 500x rosso fiammante pronta a divorare 650 km, il tempo passa incredibilmente veloce, solo il caffè e le sigarette dell'amico di cui sopra a scandire le pause. La fatica della settimana lontanissima, ci aspetta una giornata tutta per noi, da soli, a zonzo, stadio, Lazio, libertà. E' tutta una maledetta questione di testa... Firenze, Bologna, Padova, Venezia i traguardi raggiunti in poco più di sei ore. Arriviamo ad Udine, andiamo al B&B giusto il tempo per conoscere il surreale proprietario (che ignora che stasera a Udine si gioca a calcio nel nuovo stadio all'inglese appena rinnovato) e si esce subito per fare un po' di turismo mordi e fuggi. Vediamo la città friulana, duomo, castello, loggia, carina, ricca e piena di bar aperitivi che si animano già nel primo pomeriggio, ma insomma...ci interessa il giusto. La partita, si inizia a pensare alla partita...Doccia defaticante e via con la 500x verso lo stadio. Stadio da fuori molto bello, una mini-astronave argento con ampi parcheggi che raggiungiamo facilmente, andiamo verso il settore ospiti e con sorpresa (o forse no) vediamo che ci stanno altri matti come noi che aspettano per poter entrare e tifare. Sciarpa al collo, siamo tutti carichi e positivi, anche le forze dell'ordine ci sembrano gentili e propositive, parcheggio custodito e tornello a 10 metri dalla mia macchina, la civiltà e la modernità per una volta. Entro per primo (!) nel settore ospiti, e cazzo è uno spettacolo, il campo vicinissimo, l'odore dell'erba, anche i seggiolini tutti colorati mi emozionano, che cretino a 43 anni sono come un bambino di 6 anni per la prima volta allo stadio. Entrano gli altri tifosi, facce non  raccomandabili poche, la maggior parte è gente tranquilla, partono i primi cori e ci si inizia a sentire soli contro tutti. Ci godiamo ogni momento, birra, fumo passivo, chiacchiere da stadio, siamo pronti come ogni domenica, pronti a riporre nella Lazio le nostre speranze (pensa come stiamo messi). Inizia la partita, ed è veramente bello, cori a palla, battimani ed incredibilmente i nostri eroi sembrano pure giocare bene...Immobile segna il gol sotto la curva dell'Udinese ed esultiamo lasciandoci andare. A questo punto niente ci ferma più, vincere in trasferta...il massimo. Ma è nel secondo tempo che veniamo premiati, altri due gol sotto da noi. Siamo praticamente in campo, è come se giocassimo...tre a zero per noi dice il tabellone, finisce così. Abbiamo abbracciato gente sconosciuta, cantato con loro, condiviso una serata che ricorderemo per un bel po', niente giornata anonima stavolta...ci godiamo il momento. Aspettiamo dentro lo stadio, qualcuno batte il record di birre e canta libero, ci riposiamo beati. Si esce tutti insieme spavaldi, abbiamo vinto, noi tifosi. Facciamo un ultimo giretto in centro e penso, come è possibile stare così bene, per una partita di calcio ? quanto è stato bello, e quanto mi sono divertito, chissenefrega se gli altri non capiscono e ti credono un po' sciroccato. Si finisce con l'immancabile Negroni condividendo con Alessio le sensazione e le emozioni di questo gran bel Sabato, ci chiediamo con un alone di tristezza quando ricapiterà, ma no no non si può mollare, iniziamo a cercare febbrili sul calendario la prossima trasferta abbordabile...

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