venerdì 21 giugno 2013

Anfore

Fine Giugno, il caldo asfissiante è arrivato, chiuso nella mia Giulietta con l'aria condizionata a palla penso a come salvare il Venerdì lavorativo chiedendomi quante volte ho già formulato questo pensiero, e quante volte ancora lo formulerò. Perso in questa amarezza da impiegatuccio al semaforo il mio sguarda si volge al ciglio della strada. Un camion, un venditore ambulante mono-prodotto, il cartone pubblicitario recita :"Anfore 10 euro". Incredibile, un camion pieno di anfore (di tutte le dimensioni) alle 8 di mattina a Spinaceto! Ma che è uno scherzo ? Ma perchè ? Come è possibile ? quale "revenue" può garantire il commercio ambulante di anfore, quale la ricarica corretta da applicare. Perso in queste riflessioni inizio a chiedermi se sia un segnale, se è questa la strada per rifuggire dal piagnisteo quotidiano, l'Anfora come riscatto imprenditoriale, chissà...mi ci vedo (?) col mio bel caminoncino ad uscire ogni mattina e tentare la sorte mettendomi in gioco sul serio come "commerciante", magari vendendo un altro prodotto più appetibile sul mercato. Scatta il verde, me ne vado, mi resta il tarlo che se si vuol cambiare bisogna avere veramente un bel coraggio, niente aria condizionata in ufficio, niente sabato e domenica a casa garantiti, stipendio sicuro (na volta). No no il commercio di anfore non mi ha convinto, anche perchè secondo me dentro l'anfora c'era qualcos'altro da vendere...a Spinaceto, alle 8 di mattina.