lunedì 5 novembre 2012

Di tutte le ricchezze

Dedico di solito la colonna di destra ai libri "in lettura", ma stavolta faccio un'eccezione. Il libro è di Stefano Benni, autore che non mi ha mai convinto del tutto nei romanzi (tranne "Bar Sport") ma che amavo molto di più quando ero lettore di "Repubblica" (buono solo per incartare le uova) nei suoi articoli dissacratori sulla realtà contemporanea e sugli usi e costumi degli italiani. Questo romanzo (207 pagg., 16 euris) però deve essere letto, colpisce al cuore, vecchiaia e giovinezza, amarezza e consapevolezza, il tutto trattato con leggerezza e profondità allo stesso tempo. Questa la trama in breve presa da Ibs: Martin è un maturo professore e poeta che si è ritirato a vivere ai margini di un bosco: è una nuova stagione della vita, vissuta con consapevolezza e arricchita dai ricordi e dalle conversazioni che Martin intrattiene con il cane Ombra e con molti altri animali bizzarri e filosofi. In questa solitudine coltiva la sua passione di studioso per la poesia giocosa e per il Catena, un misterioso poeta locale morto in manicomio. Questa tranquillità, che nasconde però strani segreti, è turbata dall'arrivo di una coppia che viene a vivere in un casale vicino: un mercante d'arte in fuga dalla città e Michelle, la sua bellissima e biondissima compagna. L'apparizione di Michelle, simile a una donna conosciuta da Martin nel passato, gonfia di vento, pensieri e speranze i giorni del buon vecchio professore. Il ritmo del cuore e il ritmo della vita prendono una velocità imprevista. Una velocità che una sera, a una festa di paese, innesca il vortice di un fantastico giro di valzer. Leggende, sogni, canzoni, versi di un poeta che la tradizione vuole folle e suicida, telefonate attese, contattisti rock, cinghiali assassini, visite di colleghi inopportuni, comiche sorprese, goffi corteggiamenti e inattese tentazioni: tutto riempie di nuova linfa una stagione che si credeva conclusa, e che si riapre sul futuro come un'alba. Martin e tutti quelli che lo circondano sembrano chiusi in un bozzolo di misteri: si tratta di attendere la farfalla che ne uscirà. Anche per i pigri, è scorrevole e si legge tutto d'un fiato....

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