"Credo che c'ho un buco grosso dentro, ma anche che, il rock n' roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici ogni tanto questo buco me lo riempiono. Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e da te stesso non ci scappi nemmeno se sei Eddy Merckx"
mercoledì 23 febbraio 2011
Angeli
La "sparizione" delle gemelline Alessia e Livia. Di loro nessuna traccia dal 30 Gennaio, il padre suicida il 3 Febbraio ha lasciato scritto alla madre «Le bambine riposano in pace, non hanno sofferto… Non le rivedrai mai più». Abituati come siamo oramai a sentire nei vari notiziari cattive notizie con morti, uccisioni, disastri, tutto ci passa sopra. Ammetto che spesso di fronte ai notiziari divento distratto/insensibile/indifferente...spesso...ma non sempre. Il sorriso di quelle due bimbe, i loro capelli biondi, l'amore che traspare quando nelle foto abbracciano il papà e la mamma. Sono immagini insostenibili che fanno male, che mi entrano dentro, che non mi mollano, un dolore neanche immaginabile. Non scrivo mai di sofferenza, tristezza, ma poi oggi mi imbatto in un articolo dove ci sono le foto della loro stanza, i due lettini vicini, Hello Kitty, i loro primi disegni, la madre che dice che erano pazze per Pippi Calzelunghe. Scende una lacrima, perchè non è possibile, non è spiegabile, non è giusto, una carezza sulla guancia ad Alessia e Livia questo vorrei fare...sperare una volta in un miracolo...
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