giovedì 16 marzo 2017

A week in London


...svegliarsi alle 5 di una domenica per andare a Londra, perchè ti hanno detto di fare un corso alla London Business School, lasciare a casa le belve che dormono serene, arrivare nella City, scendere a Westmister e camminare senza meta per due-tre ore, qualche foto, una birra e sentirsi stranamente a casa anche se casa è lontana, dimenticare la Lazio per un aperitivo obbligato, iniziare le lezioni, una nuova routine, parlare con gente nuova, impegnarsi, confrontarsi, fare un'esperienza bellissima con ragazzi (uomini) che arrivano da posti diversi, capire che ce la si fa sempre, eccome se ce la si fa, studiare, ridere, scherzare, tornare indietro per un po', prendersi una soddisfazione e sentirsi dire bravo, festeggiare e ballare libero per una notte con persone che non vedrai mai più, parlare di tutto e del nulla, comprare scarpe e magliette, mangiare street food,  incontrare un vecchio amico che sta cercando di capire, prendersi due giorni liberi inseguendo banali ma profonde passioni, provare nostalgia per tre sorrisi e poi tornare...

Nessun commento: