lunedì 23 aprile 2012

Indecenza

Sempre le stesse scene, l'impotenza della gente "perbene" nei confronti dei violenti, le chiacchiere infinite e vuote in Tv, sui giornali, alla radio. Nello stadio che aveva visto la discesa barbarica dei tifosi serbi, questa volta tocca a baldi giovani italici mostrare la loro idiozia attraverso scene da paese da quarto/quinto mondo. Il pretesto per sfogare le loro frustrazioni quotidiane ed avere la notorietà televisiva, la partita di calcio Genoa-Siena. Dopo una sereno 0-4 dopo 45 minuti, i teppisti genoani feriti nell'onore chiedono ai loro giocatori di sfilarsi le maglie perchè indegni. Appollaiati sul sottopassagio decidono al posto degli altri 35.000 inerti spettatori come macchiare l'onta della sconfitta (e della probabile retrocessione). La polizia ? i giocatori ? niente come al solito, dietro la ragione di ordine pubblico si abbassa il capo, si accetta l'ennesimo affronto, si partecipa ad una farsa indegna. Dopo un'ora i nostri paladini dell'onore concedono ai mercenari del pallone di riprendere la recita, la loro squadra è prossima alla serie B, sono finiti in televisione, tutti li riconosceranno, tranne le forze dell'ordine che nella migliore delle ipotesi prevederà un DASPO (Divieto di Accedere alle manifestazioni SPOrtive) per loro. La solità ipocrisia italiota si chiede come mai la morte su un campo di calcio di un ragazzo di 26 anni della settimana prima non ha insegnato niente ? Come mai ancora succedono queste cose...In Inghilterra negli anni '80 il calcio stava morendo a causa degli Hooligans, fenomeno molto più serio de 'sti quattro puppazzi tatuati e sovrappeso di Genova. Si è decisa la tolleranza zero, chi sbaglia paga, nel senso di essere messo subito in stato di fermo e processato per direttissima. A distanza di venti anni hanno il campionato più bello del mondo, zero violenza, zero incidenti e famiglie allo stadio (pensa un po') per partecipare ad uno spettacolo. Il nostro calcio si parla addosso, fa finta di indignarsi ma non reagisce, attende passivamente l'ineluttabile fine dei giochi. Mercoledì si gioca, nessuna lezione, nessun provvedimento, svuotare gli stadi l'unico obiettivo raggiunto (o quasi), la gente "perbene" che ringrazia pagando Sky per avere ancora la loro dose di oppio pallonaro. Lo spettacolo continua.

3 commenti:

Antonio ha detto...

Secondo me i giocatori lasciando le maglie hanno fatto la miglior cosa, altrimenti di fronte all'impotenza della sicurezza (non mi riferisco alla polizia, ma al sistema totale) sarebbe potuto accadere qualcosa peggiore. Oggi hanno rifilato dei DASPO ad una dozzina di persone, forse ne rifiliranno altri nei prossimi giorni,... ma non meravigliamoci che nelle prossime settimane continueremo a parlare di qualche altro evento simile. Siamo in Italia, con le leggi italiane non potremo fare di meglio. Abete (ma pure Petrucci), da buon italiano politico dello sport (parakulo) scarica sulla polizia e sui giocatori, senza capire quali potevano essere le conseguenze. Forse bisgogna fargli notare a calci inkulo che lui, stando ai vertici, e' uno dei principali attori di questo declino del calcio italiano. Onestamente, i suoi commenti e la sua voce dopo l'accaduto mi davano un forte fastidio. Credo sia arrivata l'ora di cambiare, altrimenti andremo sempre peggio. Ma chi potrebbe fare di meglio???

jackomalley ha detto...

I giocatori sono stati dei vigliacchi levandosi la maglietta e ammettendo la loro "vergogna" di fornte al pubblico, Sculli unico uomo (d'onore) vero. Oramai l'Italia è il paese del "tanto di meglio non si può fare...", così nulla cambia e il potere ce l'hanno sempre gli stessi. Magari prima o poi la corda si spezza ma onestamente non credo....

Antonio ha detto...

Non sono daccordo che i giocatori sono stati dei vigliacchi. Supponiamo che non si fossero tolti le maglie, quei 60/70 coglioni, orgogliosi della loro prepotenza e dell'impotenza della sicurezza, avrebbero fatto dei disordini forse anche di grave entita'. I giocatori hanno fatto bene a pensa' "tenetevi ste maglie e statevi a cuccia". Le responsabilita' dei vertici del calcio italiano sono i principali responsabili che favoriscono ste cose. Quando sento Abete che dice "Quegli ultras sono gia' noti". .... Bravo Abete , e bravi tutti gli altri capoccioni! Lo sapevate !