martedì 17 gennaio 2012

"Guarda la tua isola...."



Ci sono momenti-attimi-sensazioni che restano nelle nostre menti per sempre, belli e brutti, drammatici e spensierati, la tragedia della nave Concordia naufragata all'isola del Giglio è e sarà uno di questi. Vedere un Sabato mattina quella città galleggiante inclinata in modo innaturale è un colpo allo stomaco, penso subito se e come hanno fatto le persone a salvarsi, sorprese di notte a cena mentre pensavano al meritato divertimento. Capisco subito che l'errore di qualcuno è troppo grosso, assurdo, inspiegabile, gli scogli sono a 50 bracciate dalla nave, come è possibile ? Le ricostruzione dei fatti, ora dopo ora, accresce lo stordimento, la sensazione di malessere. Penso ai bambini che erano sulla nave, al dramma vissuto dai loro genitori, Sara mi guarda e non capisce perchè in Tv non ci sono i cartoni e perchè Papà sembra perso in pensieri lontani. La stupidità umana alla base della tragedia, la viltà di un comandante (e non solo credo) che costa delle vite umane ci inorridisce. Alla fine il dramma poteva essere ancora più grosso, ma l'equipaggio ed il coraggio della disperazione hanno evitato il peggio. Il gigante ora sta andando a fondo, trascinando con se i dispersi (approssimazione inquietante anche sul loro numero...) e la speranza, sull'arcipelago incombe la tragedia ambientale, si rischia di distruggere un paradiso marino per sempre e di rovinare altre famiglie. Tutto questo può fare la stupidità umana e la viltà, tutto questo.

1 commento:

Antonio ha detto...

Nel mondo e nella storia troppi incompetenti sono nelle cabine di comando.