"Credo che c'ho un buco grosso dentro, ma anche che, il rock n' roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici ogni tanto questo buco me lo riempiono. Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e da te stesso non ci scappi nemmeno se sei Eddy Merckx"
giovedì 15 gennaio 2015
Lavoro, recensioni e selfie
Ritorno al lavoro drammatico, come al solito dopo le ferie, specie grazie a tutti quelli che fanno i brillantoni per ripartire di slancio sul bisness, che "schedulano" riunioni, che chiedono quotazioni, che ipotizzano TCO (acronimo che non vale la pena e non ha senso spiegare), che quel "bid" del 2014 che non si è chiuso adesso si chiude domani, che fanno grosse analisi salvo sparire poco dopo quando tocca lavorare...assecondarli, coccollarli, poi prima o poi però toccherà mandarli a quel paese (in grande serenità ma non in amicizia per carità). A parte queste cazzate, toccherebbe parlare della tragedia di Parigi, ma ne hanno parlati già tutti, e già tutti i punti di vista sono stati esposti e giustificati, per cui non entro in merito e ritengo giusto solo il silenzio ed il rispetto per delle morti atrocemente ingiuste. E' ripartito il campionato (droga di noi poveri fanciulloni-illusi-schiavi del pallone) anche in maniera positiva per la Lazio direi, anche se tutti parlano del "zerfi" del cappetano della rioma nel derby capitolino...Napolitano se ne è ito, e questa secondo me sarebbe pure una bella notizia, peccato che dice che ce tocca Prodi o Veltroni...o Amato, insomma come te movi te purgano. Mi sto leggendo libri di autori autoctoni (ossia residenti a Pomezia downtown), non male (voto 6+) e già finito "Le apparenze" di Claudio Bianconi, un giallo-light con alcuni personaggi ben riusciti ed un intreccio abbastanza credibile; sono invece in dirittura d'arrivo con "40 Passi. L'omicidio di Antonella Di Veroli" di Mauro Valentini, i libri inchiesta in genere a me non piacciono, ma comunque questo libro tiene desta l'attenzione del lettore e non annoia mai, ancora non l'ho finito ma si va verso un' ampia sufficenza (voto 6,5). Segnalo infine che il vostro ha eletto a luogo di serenità il Bar "Jemà" di Pomezia, dove oramai un paio di volte a settimane famiglie più o meno equilibrate lasciano scorrazzare i bimbi in allegria mentre si alcolizzano in maniera più o meno consapevole, si parte col bianco, si mischia col rosso e si rischia tutto con l'airishcoffi, stamo sereni però non vi preoccupate, anzi fate una passata che ce se diverte...andiamo avanti e che sorciosecco sia con voi...
PS : nella foto il primo serfie del pupone che guardate con quale società era tesserato quando era un bimbo innocente...
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