"Credo che c'ho un buco grosso dentro, ma anche che, il rock n' roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici ogni tanto questo buco me lo riempiono. Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e da te stesso non ci scappi nemmeno se sei Eddy Merckx"
mercoledì 4 novembre 2009
Stefano Chiodi
Periodo veramente buio per laziali ed ex laziali, oggi dedico un post a Stefano Chiodi scomparso oggi a 52 anni. Attaccante di buon valore, quasi tutta la carriera al Milan, ma un anno (1980/1981) alla Lazio in Serie B. Lo ricordo qui con affetto per un episodio, 1981 penultima partita di campionato Lazio - Vicenza, se si vince è serie A. In un pomeriggio domenicale al paese, io, mio padre e mio nonno, attaccati ad una radio speranzosi, io bambino di 8 anni che mi sentivo al centro del mondo. La Lazio pareggia 1 a 1, i sogni che svaniscono incredibilmente, ma al 90', cosa clamorosa nella storia laziale ci viene fischiato rigore, va dal dischetto il mio mito, l'infallibile Chiodi...ed invece fallisce, 1 a 1, un anno buttato e si resta in Serie B, mio padre incredulo fissa la radio e "smadonna"...mio nonno (l'unico lucido) che mi carezza la testa e mi dice di non pensarci e propone una partita a briscola.
Io ancora oggi collego il nome di "Chiodi" a quella giornata e a quella lezione di vita...Quando tutto sembra perduto, c'è sempre un'ultima occasione, persa anche quella c'è sempre qualcuno a dirci che non fa niente e che ci incita a ripartire...
Nonno chiedi comunque a Chiodi come cazzo ha fatto a non segnare quel rigore maledetto che ci è costato tre anni di B !!!
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