venerdì 25 settembre 2009

Il Fatto




Torniamo ad argomenti di attualità in questo ultimo Venerdì di Settembre. Ho già sponsorizzato l'uscita del nuovo quotidiano "Il Fatto" nel blog, ma ci torno su, perchè un anonimo lettore (tre sospettati minimo ce li ho...) mi accusa di avere "un bel coraggio" nel promuovere questa iniziativa editoriale. Tralascio il "discorso" sull'informazione (e sulla libertà di informazione) che sarebbe troppo lungo e mi soffermo solo sulla carta stampata.
In Italia la quasi totalità dei giornali vive di finanziamenti pubblici, elargiti a pioggia per creare dei Fogli (perchè questi sono) autorefenziali che nessuno legge. Questi fogli hanno però il merito di tenere occupati amici degli amici degli amici dei politici e quindi è "logico" che restino in vita.
Degli altri a tiratura nazionale cosa resta ? un pattume di giornali schierati più o meno aggressivi, più o meno seri (Libero,il Tempo, il Giornale da una parte i resti dell'Unità, Liberazione, Repubblica/organo ufficiale PD dall'altra...sennò vengo accusato di essere fazioso), e sopratutto asserviti ai loro editori di riferimento.
Ritengo che nasce una voce nuova, di gente CREDIBILE ed in BUONA FEDE, che non riceverà neanche un euro di finanziamento pubblico.
Credo che a Travaglio, Padellaro, Beha & co. al massimo si può obiettare di essere poco simpatici e di avere l'atteggiamento dei saputelli, ma come giornalisti (la loro storia l'insegna) sono validissimi.
Se poi si vuol dire che è un giornale nato contro Silvio e/o il PD, demagogico e populista, ditelo pure, ma io penso che rappresenti un barlume di speranza in un giornalismo schiavo del potere (che non è ne di destra e ne di sinistra ma questo dovremmo averlo capito tutti oramai...spero...).
Intanto io gli do una letta, e vi ri-consiglio di fare altrettanto, se poi il giornale non è valido, noioso, inattendibile sono pronto a prenderne atto ed a segnalarlo a tutti voi.

Chiusura di questo lungo post per Aurora e Stefano, domenica sposi, Tanti Tanti Auguri davvero,

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi piace questa deriva polemica del blog!
Diciamocelo: tutti questi bambini sono mielosi.
Ho due commenti.
Primo, un giornale è buono o cattivo a prescindere dal fatto che riceva o meno finanziamenti pubblici. Il Fatto Quotidiano non riceve finanziamenti, ma questo non lo qualifica come un buon prodotto editoriale.
Secondo, un buon giornale deve, secondo me, aiutare a capire. Le inchieste di Rizzo e Stella sul Corriere sono un buon esempio: chiare, obiettive, non schierate, non polemiche. Report è un altro ottimo esempio. Il Fatto Quotidiano non lo è. Il lettore non è messo mai in condizione di capire se le notizie e i commenti siano frutto di un astioso risentimento dei redattori nei confronti di un mondo particolarmente crudele nei loro confronti o di problemi effettivi. Travaglio è bravissimo: si documenta e argomenta da dio, ma è incattivito. Resta sempre il dubbio che sia guidato dalla cattiveria.
Nota a margine, fintantochè gli oppositori della maggioranza continueranno a ritenere che il problema della Rai o di Anno Zero sia il "Problema", credo che resteranno lungamente all'opposizione (e non me ne rallegro).
Ne parliamo davanti a una pizza?
A presto,
Quaglia (ero tra i tre sospetti?)

jackomalley ha detto...

Caro Quaglia, si eri tra i tre sospettati e sono contento della tua partecipazione attiva al Blog. Per quanto riguarda i finanziamenti, io volevo puntare l'indice sullo sperpero di denaro pubblico per "giornaletti" che non hanno alcun lettore. Ovviamente il non ricevere finanziamenti non qualifica il Fatto come "buon prodotto"; sicuramente però gli obbliga ad offrire sempre spunti stimolanti per acquisire/mantenere lettori (necessari per restare in edicola). Per quanto riguarda le "inchieste", ottime quelle di Rizzo e Stella del Corriere (giornale del quale sono fedele lettore) come pure quelle di Report. Ma sono delle eccezioni queste, il giornalismo d'inchiesta in Italia è quasi inesistente, secondo me il Fatto e non solo dovrebbe andare in quella direzione. Concordo, come scritto già nel post che Travaglio & co. dovrebbero essere più simpatici nei modi, ma mi sembra che anche altri siano "incattiviti" e poco simpatici (vedi i direttori dei giornali vicini al premier).
Per il resto poco da aggiungere, il "problema" è un paese che sta andando a picco, per colpa di tutti, Rai/Anno Zero l'ennesima disputa di poltrone e potere...come sempre.

Per la pizza ora organizza e ti rimedio anche un dottore-sciatore...
Ciao