"Credo che c'ho un buco grosso dentro, ma anche che, il rock n' roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici ogni tanto questo buco me lo riempiono. Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e da te stesso non ci scappi nemmeno se sei Eddy Merckx"
mercoledì 6 febbraio 2008
Leggete se vi va...
Dopo un pò di tempo torno a suggerirvi qualcosa da leggere, un libro straordinario che secondo me vale la pena leggere e vi lascerà qualcosa dentro, "La Strada" di Cormac McCarthy (1933, El Paso, USA).
Trama:
Un uomo e un bambino, padre e figlio, senza nome. Spingono un carrello, pieno del poco che è rimasto, lungo una strada americana. La fine del viaggio è invisibile. Circa dieci anni prima il mondo è stato distrutto da un'apocalisse nucleare che lo ha trasformato in un luogo buio, freddo, senza vita, abitato da bande di disperati e predoni. Non c'è storia e non c'è futuro. Mentre i due cercano invano più calore spostandosi verso sud, il padre racconta la propria vita al figlio. Ricorda la moglie e la nascita del bambino, avvenuta proprio durante la guerra.Dopo molte tribolazioni arrivano al mare; ma è ormai una distesa d'acqua grigia, senza neppure l'odore salmastro, e la temperatura non è affatto più mite. Raccolgono qualche oggetto da una nave abbandonata e continuano il viaggio verso sud, verso una salvezza possibile...
Recensione mia su www.ibs.it:
Letto tutto d'un fiato, bellissimo e struggente, un'ambientazione apocalittica cupa e senza speranza (o forse no) l'amore più alto possibile tra uomo e bambino, il "dovere" di andare sempre aventi e non fermarsi mai, andando incontro alla fine di tutto......Indimenticabile
Di questo autore Texano consiglio anche "Non è un paese per vecchi" (a breve sugli schermi il film dei fratelli Coen) e "Cavalli selvaggi".
Leggete qualunque cosa che male non vi fa.
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