...giornate che passano veloci, sempre di corsa, con un po' d'ansia e con la speranza che tutte le cose si sistemino e si torni ad una relativà tranquillità, il lavoro che spesso fatico a giustificare, la solita frenesia ridicola ed inutile, priorità per chi e per cosa ? a che serve, a cosa porta ? ma la gente ci crede sul serio ? no credo di no è costretta per non impazzire, per non vedere il vuoto che li circonda, si corre per star appresso a tutto (ma tutto cosa ?), meno male che ogni tanto però ci si ferma o meglio gli eventi ce lo impongono e si ha la lucidità per alcuni attimi di ricordare cosa conta, cosa va rincorso e cosa trascurato, una recita (si fa per dire), una babba natale di due anni che ti sorride e con gli occhi ti chiede già se è andata bene se è stata brava, te che ricordi quell'ansia primordiale (che ancora ti porti dietro...), e sorridi (anzi ridi) perchè quel quarto d'ora appena vissuto non te lo leverà più nessuno, genitori come te con telecamere e macchine fotografiche che provano a fermare quei momenti a renderli infiniti, si-si si fa tutto per alcuni brevi istanti, se perdiamo pure quelli e ce li lasciamo sfuggire poi diventa dura sul serio...
"Credo che c'ho un buco grosso dentro, ma anche che, il rock n' roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici ogni tanto questo buco me lo riempiono. Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e da te stesso non ci scappi nemmeno se sei Eddy Merckx"
domenica 19 dicembre 2010
...pensieri...
...giornate che passano veloci, sempre di corsa, con un po' d'ansia e con la speranza che tutte le cose si sistemino e si torni ad una relativà tranquillità, il lavoro che spesso fatico a giustificare, la solita frenesia ridicola ed inutile, priorità per chi e per cosa ? a che serve, a cosa porta ? ma la gente ci crede sul serio ? no credo di no è costretta per non impazzire, per non vedere il vuoto che li circonda, si corre per star appresso a tutto (ma tutto cosa ?), meno male che ogni tanto però ci si ferma o meglio gli eventi ce lo impongono e si ha la lucidità per alcuni attimi di ricordare cosa conta, cosa va rincorso e cosa trascurato, una recita (si fa per dire), una babba natale di due anni che ti sorride e con gli occhi ti chiede già se è andata bene se è stata brava, te che ricordi quell'ansia primordiale (che ancora ti porti dietro...), e sorridi (anzi ridi) perchè quel quarto d'ora appena vissuto non te lo leverà più nessuno, genitori come te con telecamere e macchine fotografiche che provano a fermare quei momenti a renderli infiniti, si-si si fa tutto per alcuni brevi istanti, se perdiamo pure quelli e ce li lasciamo sfuggire poi diventa dura sul serio...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento