
E' un periodaccio questo, non solo per la "crisi" ma anche perchè in tanti ci hanno abbandonato...Non voglio però ricordare il "Divo", ma Ottavio Missoni, morto oggi all'età di 92 anni. Curiosa la storia del famoso "magliaro" che ricordo in una splendida intervista di un po' di anni dove mi ha conquistato come persona. Pacato nei modi, arguto, intelligente e simpatico. Nato nell'ex Jugoslavia nel 1921, vive per vent'anni in Dalmazia, ottima carriera da atleta con la partecipazione ai Giochi Olimpici di Londra nel '48 dove arriva sesto nella finale dei 400 ostacoli, svariati i successi nell'atletica leggera, veste la maglia della nazionale per oltre 16 anni. Solo nel '53 sposando una donna proprietaria di una fabbrica di prodotti tessili inizia la sua "vera" carriera. All'inizio degli anni '60 il suo nome inizia a comparire nel mondo della moda, premi e riconoscimenti arrivano velocemente da tutto il mondo, specie dagli Stati Uniti, i costumi di scena della prima alla Scala nel 1983 sono i suoi, nel 1987 si produce la Autobianchi Y10 Missoni colore Blue Memphis. Questi giusto alcuni cenni della sua vita, da Chiambretti in Tv precisa «Non mi chiedere di moda, non me ne intendo, e nemmeno dei miei colleghi, non li conosco bene, li saluto e basta.» Ed in merito ai suoi vestiti:
«Non compro abiti firmati, mi metto quello che mi piace. Quando sono stato invitato al Quirinale mi serviva uno smoking... Non producendo io quella roba, sono entrato da Armani e ne ho comprato uno.» Bellissimi i suoi vestiti, colorati, sgargianti, allegri, positivi. A mio modo di vedere un grande imprenditore che si è fatto da solo, si è divertito e con il suo lavoro ha fatto stare bene gli altri, mente elastica come il suo corpo visto che lo sport non l'ha mai abbandonato correndo a livello agonistico fino ad ottantanni. Grazie di tutto Ottavio, ora riposati un po' anzi no corri leggero dove il cielo è sempre più blu....
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