Un paio di anni
fa mi avevano regalato il Kindle, i libri digitali...il futuro...l’ho anche
utilizzato per carità, qualche libro (più di qualcuno) ce l’ho letto...ma
niente da fare...la carte stampata, il girare le pagine, sottolineare le
parole, “sniffare” l’inchiostro, e poi... vuoi mettere il gusto a fine lettura
di mettere in bell’evidenza la storia da poco fatta mia...come si mette in
libreria un file del kindle ? Non si può...insomma resta una mezza lettura,
almeno per me lettore ultraquarantenne che crede nel futuro immateriale ma...fino
ad un certo punto. Tutto questo per dire che da un po’ di tempo mi sono rimesso
a leggere su carta, con una certa soddisfazione, e mi sono imbattutto in un
piccolo gioello: ”Sei chiodi storti”, 140 pagg a 17 euris, libro che racconta
la finale di Coppa Davis del 1976 Cile-Italia, ci sono dentro tante cose, gli
anni di piombo e della paura in Italia, l’anno di grazia del tennis italiano e
di Adriano Panatta, ci sono le vite semplici e interessanti di un capitano e di
quattro ragazzi/tennisiti campionissimi e diversissimi tra di loro, la storia
di una dittatura troppo presto dimenticata, la storia di un’Italia ipocrita e
codarda...Un libro che mi ha appassionato perchè si racconta il tennis, il mio
sport preferito che mi regala da sempre emozioni (il calcio è una droga non c’entra
niente), perchè sullo sfondo c’è la politica alla quale mi sono più volte
avvicinato e poi sempre allontanato, e perchè sopratutto c’è il giornalismo
vero, quello che fa cronaca ma analizza, quello che ti appassiona e che
trasmette emozioni...bel mestiere il giornalista...quasi quasi lo faccio da
grande...
“Eppure sono
stati uomini fortunati e la fortuna, si sa, non è democratica. Sceglie i suoi
eletti. Sono stati uomini fortunati. Sarà che nell’animo sono rimasti bambini e
non hanno ancora smesso di giocare”.
Santiago (Cile)
19 Dicembre 1976, Panatta b. Fillol 8-6, 6-4, 3-6, 10-8
L’Italia del
tennis vince la sua prima Coppa Davis, da una vita aspetto la seconda...