mercoledì 25 aprile 2012

Blue is the color

Pareggio 2 a 2 in dieci al Nou Camp ed il Chelsea vola in finale di Champions. Bye Bye Barcellona...Grinta e carattere, Di Matteo allenatore vero, Drogba fenomeno (altro che Ibra), Ramirez che gol, Come on Blues...tutti a Monaco sperando sia la volta buona...

lunedì 23 aprile 2012

Indecenza

Sempre le stesse scene, l'impotenza della gente "perbene" nei confronti dei violenti, le chiacchiere infinite e vuote in Tv, sui giornali, alla radio. Nello stadio che aveva visto la discesa barbarica dei tifosi serbi, questa volta tocca a baldi giovani italici mostrare la loro idiozia attraverso scene da paese da quarto/quinto mondo. Il pretesto per sfogare le loro frustrazioni quotidiane ed avere la notorietà televisiva, la partita di calcio Genoa-Siena. Dopo una sereno 0-4 dopo 45 minuti, i teppisti genoani feriti nell'onore chiedono ai loro giocatori di sfilarsi le maglie perchè indegni. Appollaiati sul sottopassagio decidono al posto degli altri 35.000 inerti spettatori come macchiare l'onta della sconfitta (e della probabile retrocessione). La polizia ? i giocatori ? niente come al solito, dietro la ragione di ordine pubblico si abbassa il capo, si accetta l'ennesimo affronto, si partecipa ad una farsa indegna. Dopo un'ora i nostri paladini dell'onore concedono ai mercenari del pallone di riprendere la recita, la loro squadra è prossima alla serie B, sono finiti in televisione, tutti li riconosceranno, tranne le forze dell'ordine che nella migliore delle ipotesi prevederà un DASPO (Divieto di Accedere alle manifestazioni SPOrtive) per loro. La solità ipocrisia italiota si chiede come mai la morte su un campo di calcio di un ragazzo di 26 anni della settimana prima non ha insegnato niente ? Come mai ancora succedono queste cose...In Inghilterra negli anni '80 il calcio stava morendo a causa degli Hooligans, fenomeno molto più serio de 'sti quattro puppazzi tatuati e sovrappeso di Genova. Si è decisa la tolleranza zero, chi sbaglia paga, nel senso di essere messo subito in stato di fermo e processato per direttissima. A distanza di venti anni hanno il campionato più bello del mondo, zero violenza, zero incidenti e famiglie allo stadio (pensa un po') per partecipare ad uno spettacolo. Il nostro calcio si parla addosso, fa finta di indignarsi ma non reagisce, attende passivamente l'ineluttabile fine dei giochi. Mercoledì si gioca, nessuna lezione, nessun provvedimento, svuotare gli stadi l'unico obiettivo raggiunto (o quasi), la gente "perbene" che ringrazia pagando Sky per avere ancora la loro dose di oppio pallonaro. Lo spettacolo continua.

martedì 17 aprile 2012

Tempo griggetto



Tutto preso da impegni lavorativi (anzi da uno solo ma grosso grosso), vittima del maltempo, privato dell'oppio domenicale per una tragedia sportiva, questa settimana mi è scivolata via in maniera inquietante. La pioggia come sfondo di questo dopo Pasqua che non decolla, la voglia di tornare a fare un po' di sport per scaricare tossine psico-fisiche. Notizie economico-politiche sempre uguali, improntate ad un catastrofismo cosmico che non meritano alcun commento. Le figlie giustamente incuranti di tutto questo vanno a gonfie vele verso la fine dell'anno asilistico, ci prepariamo a saggi, recite ed eventi vari. Loro giocano appena possono e crescono ad una velocità incredibile. Grandi spunti riflessivi onestamente non mi vengono, a parte il libro che sto leggendo in questi giorni (Zigulì-La mia vita dolceamara con un figlio disabile) non ho consigli da darvi. Verranno post migliori, intanto cerchiamo di chiudere sto contratto...tocca difende la scrivania....
Nella foto del post "la fuga dei cervelli", sintetizza la situazione attuale, ma siamo sicuri che come nel disegno c'è qualcuno che prova a trattenerli per davvero ?

martedì 10 aprile 2012

Pasqua 2012



Tutto bene me pare, alla fine questi 4 giorni sono filati via alla grande...freschi di ripristino di art.18 (falso "problema" creato ad hoc da politici e stampa servile) la mia azienda mi ha tenuto a casa in un tranquillo venerdì dedicato alla spesa in campagna e al gioco con le mie belve asilo-esenti; sabato serata "spaziale" allo stadio, dove ho partecipato al saluto all'amato Long John e ad una vittoria esaltante della Lazio con l'odiato Napoli grazie ad una rovesciata di altri tempi di Mauri (lo stadio è sempre lo stadio non c'è niente da fare); la Santa Pasqua caratterizata da un pranzo durato solo 5 ore in un ameno ristorante nella campagna pontina, non male comunque (a parte l'attesa stile matrimonio foggiano), dove ho cercato di spiegare a Sara ed Arianna che mia nonna è anche loro nonna, ma sta storia di avere tre nonne non gli torna proprio....passata la sbornia delle uova (la mia glicemia nei prossimi giorni toccherà livelli da spread ellenico-portoghese) a pasquetta giornata perfetta per le mie pupette che insieme ad altri amichetti (tutti under 4) hanno giocato per ore e ore sul prato senza avvertire alcun cedimento, andando via in tarda serata dalla villetta che ci ospitava poi abbiamo lasciato innavertitamente accesa la brace...ma questa è un'altra storia a cui un vicino coraggioso ha dato una lieta fine...dai che altre festività ed altri ponti ci aspettano, qualcuno dovrà pur farle !

mercoledì 4 aprile 2012

Across the universe

Canzone dei Beatles "rifatta" da Rufus Wainwright, è la sigla di chiusura del nuovo programma di Fabio Volo, bellissima...la metto per chi, come me, non la conosceva....
Buona Pasqua a tutti, passatela alla grande con chi volete voi, l'importante è che state bene, ce n'è bisogno e ce lo meritiamo.

lunedì 2 aprile 2012

Long John

Lo conosco grazie ai ricordi di mio padre, per me era, anzi è una figura mitica, il centravanti dello scudetto della Lazio. Quello del '74 (l'anno dopo la mia nascita) quello in bianco e nero, quello di quando eravamo i più forti di tutti. Giocatore carismatico, tutta la squadra si identificava in lui, faceva impazzire le folle, giocatore tutta grinta, fisico e tenacia, il massimo per ogni tifoso. Emblema di uno sport e di un'epoca che oggi non esite più, di un qualcosa che la Domenica accumunava tutti, di una passione vera e pura, vissuta all'aria aperta insieme ad altre 70.000 persone (e non sul divano da solo davanti ad un freddo schermo). La sua vita un romanzo, emigra bambino in Galles, torna in Italia per giocare in Serie C, si ritrova alla Lazio per caso, vince uno scudetto memorabile, va in Nazionale e al mondiale manda platealmente "affa" l'allenatore, per amore nel '76 scappa in America dove giocherà delle esibizioni per altri sei anni con Pelè, Beckembauer e Cruyff, tornerà da presidente nel '83, promette lo scudetto e invece si finisce in B sull'orlo del fallimento. La leggenda vuole che suggerì a Pelè (nell'avventurosa squadra di "soccer" dei Cosmos di New York) di mettersi sulla fascia perchè a segnare ci pensava lui. Non c'è più, ma come tutti quelli che ci aiutano a sognare, ci sarà sempre; il suo nome resterà sempre là...Chinaglia ? quello del primo scudetto della Lazio, quando eravamo i più forti di tutti...