venerdì 28 ottobre 2011

...RIP...



Settimana contrassegnata da tragici eventi questa che si sta chiudendo, le alluvioni che hanno devastato le Cinque Terre (un paradiso che andrà ricostruito e che i liguri sapranno ricostruire), il terremoto in Turchia (l'ennesimo in questa zona martoriata...) costato decine di vite, la morte in una gara di moto di un ragazzo 24enne diventato troppo presto "immortale". Come se non bastasse un quadro economico/politrico che definire inquietante è poco, un' Italietta derisa che non riesce più a destarsi, a reagire, a provare a cambiare un destino che appare ineluttabile (aumento delle tasse e libertà di licenziare, questa la ricetta del sultano e dei suoi schiavi). In questi casi si dice che bisogna recuperare l'ottimismo, che la nottata passerà, che alla fine le cose si sistemano sempre, può essere che sia vero ma non mi sento di sottoscriverlo in questo momento....

sabato 22 ottobre 2011

Manifesta inferiorità....



Un mio pensiero su quello che è successo Sabato scorso a Roma durante la manifestazione degli "Indignati". La violenza, gli scontri, la devastazione, la polizia, i black block, la povera gente, la manifestazione screditata, tante cose, tante parole. Molti si sorprendono, si indignano, si chiedono perchè ? Per come la vedo io "loro" non vogliono la gente in piazza, e si è fatto ne più e ne meno di quello che si è fatto sistematicamente negli stadi negli ultimi anni. Gli ultras negli stadi si facevano scontrare, liberi di distruggere spesso, poi interveniva in "ragionevole" ritardo la polizia che sistemava le cose. Fiumi di parole dei benpensanti contro i teppisti, gli stadi da ripulire, i provvedimenti esemplari da prendere...La soluzione ? Svuotiamo gli Stadi, non mandiamoci più nessuno, la tessera del tifoso come strumento per controllare tutti e nessuno, "loro" ci controllano meglio ora che stiamo rimbecilliti davanti a Sky nei nostri bei salotti, l'aria aperta ci fa male. Le manifestazioni, i black block (ex ultras e pseudo rivoluzionari a cottimo) che si sfogano (...), non interveniamo subito, lasciamoli fare, facciamogli distruggere le macchine dei poveracci, le vetrine assicurate delle banche, un paio di monumenti secondari, cose di poco conto... solo dopo si interviene, si stigmatizza, si condanna...risultato ? La gente (non black-block) terrorizzata non scenderà più in piazza, si troverà altro da fare, e "loro" avranno raggiunto il loro risultato, non piazze ma centri commerciali da riempire il Sabato...per sicurezza si inventerano la tessera del manifestante...
Magari ho scritto solo stupidaggini, magari no.

Intramuscolo : hanno ucciso Gheddafi, tutto a posto pure in Libia, la democrazia avanza...a Roma si perde la vita per colpa di un'acquazzone...il decreto sviluppo non se pò più fa sò finiti i soldi...tutto a posto me pare, come sempre

lunedì 17 ottobre 2011

No Comment

Miroslav Klose, gol al 93', Lazio batte Roma 2-1.

mercoledì 12 ottobre 2011

Spingendo la notte più in là....



Dedico un post ad un bellissimo libro che ho appena terminato, "Spingendo la notte più in là" di Mario Calabresi, direttore della Stampa e figlio di Luigi Calabresi vittima del terrorismo nel Maggio del 1972. Di Calabresi avevo già letto i due suoi altri libri "ottimisti", dedicati a chi negli USA e in Italia ce l'ha fatta raggiungendo i propri obiettivi con fatica ed impegno ("Cosa tiene accese le stelle" e "La fortuna non esiste"). In questo breve libro, 125 pagg. da leggere tutte d'un fiato, si descrivono gli anni del terrorismo da un punto di vista finalmente diverso, più doloroso e più credibile, quello delle vittime, di coloro che non hanno più visto ritornare a casa i loro cari, che hanno visto distrutte in un secondo le loro vite, di coloro che non hanno avuto risarcimento, che sono stati spesso dimenticati anche dalle istituzioni. Un libro scritto senza acredine anzi, dove l'autore sente il bisogno di liberarsi di questo peso con il quale ha convissuto per oltre trent'anni. Libro mai banale, mai noioso e che tocca il cuore. Che aiuta a riflettere ed a ricordarci che gli ex terroristi sono stati tutti "sdoganati", che una volta pagato il loro debito con la giustizia (non sempre visto che molti sono scappati e alcuni graziati) ora siedono in Parlamento, occupano posti di rilievo nella società, scrivono libri e con una certa supponenza ricordano quegli anni, alcuni di loro senza alcun segno di pentimento. Anche per chi non nutre particolare interesse su quegli anni e quello che è stato il terrorismo italiano, un libro che si deve leggere e che può aiutare a capire tante altre cose (se mai ce ne fosse bisogno) dei tempi che stiamo vivendo.

Chiudo il post con una citazione presa dal libro della vedova Calabresi:

"Ho scommesso sulla vita, cos'altro potevo fare a venticinque anni con due bambini piccoli tra le mani e un terzo in arrivo? Mi sono data da fare tutti i giorni, unico antidoto alla depressione, e ho cercato di vaccinarvi all'accidia, dall'odio, dalla condanna ad essere vittime rabbiose. Questo non significa essere arrendevoli o mettere la testa sotto la sabbia. Significa battersi per avere verità e giustizia e continuare a vivere rinnovando ogni giorno la memoria. Fare diversamente significherebbe piegarsi totalmente al gesto dei terroristi, laciar vincere la cultura della morte"

mercoledì 5 ottobre 2011

Smarrimento



Ci hanno declassato, rating A2 per Moody's, si ha l'impressione che non ci sia più il timoniere sulla barca che va alla deriva, tutti zitti i nostri politicanti (specie la pseudo opposizione del PDL meno elle...), solo il buon Tremonti ogni tanto ci mette la faccia (facendo imbestialire il sultano) e prova a dare fiducia ai "mercati". Gli industriali nel frattempo non fanno autocritica e provano a fare la voce grossa per occupare il vuoto politico (che coraggio), il caos è tanto, la gente è spaesata, ci si distrae con i soliti processi-spettacolo, con gli efferati omicidi, la fiera del dolore come svago, il calcio come vuoto passatempo. Non ho ricette miracolose, cosa accadrà non lo so, ma non necessariamente sarà male, concentriamoci sul presente, viviamo l'oggi, cerchiamo di fare le scelte giuste, facciamole con coraggio per i nostri figli, riappropriamoci di quello che ci è stato tolto, iniziamo a rialzarci da soli, non aspettiamo un aiuto esterno che mai arriverà.

Arianna ha fatto un anno, domenica scorsa festa ben riuscita grazie a parenti ed amici con Sara che si è divertita tantissimo, secondo voi stiamo male ? io dico di no....